Tour de France 2025, Kaden Groves vince in solitaria a Pontarlier! 4° Simone Velasco, tutto tranquillo tra i big

Kaden Groves si prende la ventesima tappa del Tour de France 2025. Il portacolori della Alpecin – Deceuninck, che va così a conquistare una terza tappa con tre corridori diversi, trionfa in solitaria coronando una azione di 13 corridori nata a 130 chilometri dall’arrivo e che lo ha visto poi allungare da solo in un finale concitato. L’australiano si è mosso a 17 chilometri dalla conclusione, sfruttando una situazione tattica favorevole, complice anche una caduta che poco prima aveva visto il gruppetto di testa dimezzato dopo la prima selezione in salita. Alle sue spalle, con un ritardo di 54 secondi, chiude Frank van den Broek, che anticipa di un soffio il rientro di Pascal Eenkhoorn, mentre dietro di loro è Simone Velasco a regolare quel che resta della fuga di giornata.

Giornata tranquilla per gli uomini di classifica, anche se qualche azione c’è stata nelle iniziali fasi concitate. C’è comunque una variazione con Jordan Jegat, settimo al traguardo, che riesce a entrare nei primi dieci scalzando Ben O’Connor. Ovviamente, non cambia nulla invece nelle posizioni di vertice, con Tadej Pogacar che arriva alla tappa conclusiva con un vantaggio di 4’24” su Jonas Vingegaard e 11’09” su Florian Lipowitz.

Il video dell’arrivo

https://www.youtube.com/watch?v=5jJCWFiOd2M

Il racconto della tappa

Come prevedibile, visto un percorso per attaccanti, la tappa parte subito molto forte: il primo a muoversi è Kasper Asgreen (EF Education-EasyPost), sul quale tentano di riportarsi senza successo Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Ben Healy (EF Education-EasyPost) e Raul Garcia Pierna (Arkéa-B&B Hotels), velocemente ripresi dal gruppo. Asgreen riesce ad approcciare la salita del Col de la Croix de la Serra con mezzo minuto di vantaggio, ma alle sue spalle prova a partire in contropiede Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) assieme a Tobias Foss (Ineos Grenadiers), Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team) e Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels).

Anche questo tentativo viene annullato e poco arriva a conclusione anche l’azione di Asgreen. Gli scatti ripartono immediatamente e la EF Education-EasyPost si conferma molto attiva con l’allungo di Neilson Powless e Harrison Sweeny, seguiti nuovamente da Raul Garcia Pierna (Arkéa-B&B Hotels), che riescono a guadagnare una ventina di secondi. Nel frattempo, in fondo al gruppo si segnala in grande difficoltà Arnaud De Lie (Lotto), assistito dal comapagno di squadra Sébastien Grignard, così come iniziano a perdere contatto i vari velocisti, che vanno rapidamente a formare il classico gruppetto.

Un’accelerazione di Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG) provoca la fine del tentativo di Powless, Sweeny e Garcia Pierna, e il plotone arriva così molto allungato al GPM, dove transita per primo Louis Barré (Intermarché-Wanty). Nel corso della successiva discesa, resa insidiosa dalla strada molto bagnata, riesce a prendere un po’ di margine Davide Ballerini (XDS Astana), che in fondo alla discesa viene raggiunto da Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) e da Mauro Schmid (Team Jayco AlUla). Il plotone, spezzatosi in diversi tronconi, è però subito dietro e va a riprendere questo terzetto, ma non tutti gli uomini di classifica sono presenti nella prima parte: attardati assieme a una sessantina di corridori sono infatti Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Ben O’Connor (Team Jayco AlUla) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale).

È proprio la formazione dell’austriaco a cercare di ricucire i 40″ di gap con il gruppo principale, dove comunque, iniziata la Côte de Valfin, proseguono gli attacchi. Dopo un tentativo, subito annullato, di Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step) e Axel Laurance (Ineos Grenadiers), a ripartire è nuovamente Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), assieme al quale si muovo anche Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale), Alexandre Delettre (TotalEnergies), Frank Van Den Broek (Team Picnic PostNL) e Jarrad Drizners (Lotto). Questo quintetto giunge con un margine minimo al GPM, dopo il quale, con la strada che continua a salire ancora per una decina di chilometri, altri corridori si riportano davanti.

Wellens però insiste e con lui si sganciano Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike) e Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), all’inseguimento dei quali si forma un drappello comprendente Jordan Jegat (TotalEnergies), Ivan Romeo (Movistar), Frank Van Den Broek (Team Picnic PostNL), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), Jake Stewart (Israel-Premier Tech), Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Harrison Sweeny (EF Education-EasyPost), Simone Velasco (XDS Astana) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Mentre dietro il gruppo con Onley, O’Connor e Gall va a ricucire sul grosso del plotone, questi dieci inseguitori si avvicinano al terzetto di testa fino a riuscire a ricongiungersi con loro dopo 65 chilometri dal via.

Da quel momento la fuga di giornata è formata, anche se il Team Jayco – AlUla prova a non concedere troppo terreno vista la presenza di Jegat in testa, che può andare a prendere la decima posizione di Ben O’Connor. Altri uomini provano infatti a muoversi, ma ormai è tardi e la situazione resta stabile fino all’insidiosa Côte de Thésy, dove si muove Axel Laurance (Ineos Grenadiers), che da solo prova a chiudere i due minuti di margine. Nel corso della salita prova a seguirlo Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), ma la sua azione non ha fortuna. Nascono infatti nuove azioni, e sotto l’impulso di Wout van Aert (Visma|Lease a Bike) si forma un bel gruppo con  Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Dylan Teuns (Cofidis), Alexandre Delettre (TotalEnergies), Michael Woods (Israel – Premier Tech) e Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) che rientrano assieme a lui su Laurance.

Dietro di loro si muovono anche Lenny Martinez (Bahrain Victorious), Guillaume Martin (Groupama-FDJ), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Sergio Higuita (XDS Astana Team), Warren Barguil (Team Picnic PostNL) e Joseph Blackmore (Israel – Premier Tech), che dopo la salita si compatteranno e riusciranno a rientrare, ma tutti assieme fanno ancora più fatica a trovare una intesa e progressivamente vedono svanire le proprie possibilità. Davanti intanto Jegat attacca, raggiunto dal solo Sweeny, con il francese che si ferma tuttavia dopo l’ascesa, ben consapevole del rischio.

Prima della salita successiva Van den Broek, Eenkhoorn, Groves, Stewart e Grégoire rientrano su Sweeny, il cui vantaggio massimo è stato di 40 secondi. Nella Côte de Longeville inizialmente rientrano Trentin, Velasco e Romeo, con lo spagnolo che rilancia rapidamente l’azione mettendo in difficoltà Sweeny, Eenkhoorn e Jegat, tra gli altri, anche se questi ultimi due erano ancora in gioco in cima alla Longeville.

In discesa, Grégoire, che conosce perfettamente la zona, mette pressione gli altri, seguito da Velasco e Groves, con Stewart, Van den Broek e Romeo che riescono a rientrare. A quel punto lo spagnolo prova a sua volta a forzare, ma lungo la discesa bagnata corre un rischio di troppo e una scivolata in discesa lo mette fuori dai giochi. Con lui finisce a terra anche Grégoire, che non riesce a correggere la traiettoria. Davanti restano così solo Groves, Stewart e Van den Broek, perché Velasco per restare in piedi deve andare lungo. Il trio tuttavia non resta a lungo assieme perché Van Den Broek non tira e il suo tatticismo esaspera Stewart, che lascia andare via Groves per costringere il rivale a tirare.

I due si fanno invece staccare e non rientreranno più. Inizialmente alle spalle di Groves e la situazione si compatta, permettendo il rientro di quasi tutti i fuggitivi, ma Van Den Broek trova comunque il modo di riallungare sull’ultimo strappo di giornata. Non basta tuttavia per andare a riprendere Groves, che si impone così in solitaria regalando al suo team la terza vittoria di tappa in questa edizione.

Risultato e Classifiche Tappa 20 Tour de France 2025

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